Page 62 - Against Sepsis
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temperatura corporea, marezzature della cute, tempo di riempimento capillare alto o bassa pressione di polso
arterioso (che suggerisce un basso stroke volume). Più basse velocità di infusioni dovrebbero essere considerate
se appaiono segni di edema polmonare durante l’infusione di fluidi in caso di lesione grave polmonare.
Dopo la fase iniziale della rianimazione fluidica (3 ore) Se i segni dello shock sono scomparsi non c’è necessitÃ
di continuare l’espansione di volume. Se lo shock persiste, è necessario predire la risposta ai fluidi prima di
decidere di continuare l’infusione dei fluidi per prevenire il sovraccarico di fluidi nei pazienti che non rispondono
ai fluidi, che rappresentano circa la metà della popolazione dei pazienti critici [108].
Pazienti con ARDS > La somministrazione dei fluidi è logica solo nei pazienti che rispondono positivamente ai
fluidi, mentre opzioni alternative dovrebbero essere scelte nel caso i pazienti non rispondano. Tuttavia, anche
nei pazienti che rispondono ai fluidi, il rapporto beneficio/rischio di continuare la terapia con fluidi dovrebbe
essere attentamente valutato, specialmente in caso di associata ARDS (Acute respiratory distress syndrome). In
quest’ultimo caso, il monitoraggio della portata cardiaca anche mediante la termodiluizione transpolmonare
potrebbe essere un’interessante tecnica di monitoraggio poiché essa permette anche la misura dell’acqua
polmonare extravascolare (EVLW) e l’indice di permeabilità vascolare polmonare (PVPI) [109]. Ambedue sono
indicatori del rischio di somministrazione di fluidi e sono fattori indipendenti che predicono la mortalità nell’ARD
[110]. La pressione di occlusione dell’arteria polmonare misurata con un catetere nel cuore destro potrebbe essere
una alternativa [111].
Ipotensione dovuta a un tono vascolare depresso > Se l’ipotensione è principalmente dovuta ad un tono
vascolare depresso, persino quando l’ipovolemia non è stata ancora risolta [98] [112], dovrebbe essere avviata
la somministrazione di noradrenalina. Una bassa pressione arteriosa diastolica, specialmente nei pazienti con
tachicardia, è un modo semplice per identificare tale situazione [74]. La noradrenalina ha il vantaggio di aumentare
la portata cardiaca se iniziata precocemente [114], redistribuendo il sangue venoso dal volume “unstressed†al
volume “stressed†[111].
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