Page 5 - Gravidanza a Basso Rischio
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Al fine di assicurare una organizzazione delle Aree funzionali BRO e di Gestione autonoma
BRO che rispettino i criteri di efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza dell’assistenza
materno/fetale, vengono di seguito riportate specifiche indicazioni.
 Collocazione delle Aree funzionali BRO: devono essere situate all’interno di presidi
ospedalieri sede di PN e di UU.OO. di Pediatria/Neonatologia, anche se non
necessariamente in continuità o contiguità con UU.OO. di Ostetricia; ciò, al fine di
garantire, in caso di rilievo di condizioni che si discostano dall’andamento fisiologico o di
situazioni di emergenza/urgenza, il rapido trasferimento della partoriente o del neonato
presso le aree dedicate alla gestione di tali situazioni;
 Percorsi assistenziali territorio-ospedale: predisposizione di specifici percorsi
assistenziali per l’individuazione di una appropriata e completa presa in carico della
gravidanza da parte del territorio. Si raccomanda, a tal proposito, un deciso raccordo tra la
gestione della gravidanza BRO nel territorio e la presa in carico della donna da parte della
ostetrica nell’ Area funzionale BRO o di Gestione autonoma BRO all’interno delle UU.OO.
di Ostetricia e Ginecologia. I consultori e le altre strutture territoriali, nonché i medici di
medicina generale e i ginecologi libero professionisti, concorrono alla costituzione della
rete integrata di assistenza alla donna in gravidanza;
 Protocolli e check list: presso i PN in cui sono attive sia le Aree funzionali BRO che
modalità di Gestione autonoma BRO da parte delle ostetriche, è necessaria la
predisposizione di protocolli e di specifiche check list condivise con tutti gli operatori
coinvolti nell’assistenza materno/neonatale, finalizzati all’inquadramento del rischio della
gravidanza, in relazione sia alla madre che al feto e al neonato. L’utilizzo di questi
strumenti, gestiti in autonomia dalle ostetriche, permette, nell’ultimo periodo della
gravidanza, un corretto inquadramento del livello di rischio, in modo da selezionare le
donne che possono accedere alle Aree funzionali BRO o che possono essere gestite in
autonomia dalle ostetriche;
 Rivalutazione del rischio: poiché la gravidanza è un evento evolutivo, il suo andamento
fisiologico richiede valutazioni ripetute nel tempo. Gravidanze decorse fisiologicamente
possono presentare fattori di rischio importanti al momento del travaglio o, al contrario,
gravidanze ad alto rischio sulla base dell’anamnesi, possono presentarsi in travaglio di
parto con condizioni totalmente fisiologiche. Pertanto, al momento del travaglio deve
essere effettuata una rivalutazione del rischio materno e feto-neonatale, da parte del
medico e dell’ostetrica ai fini dell’ammissione all’Area funzionale BRO, in questo caso
mediante check list condivise, o alla Gestione autonoma BRO. Durante il travaglio la
rivalutazione del rischio deve essere a cura dell’ostetrica che ha in carico la donna;
 Protocolli per screening neonatali e problematiche cliniche: si raccomanda la
definizione di specifici protocolli, concordati con le UU.OO. di Pediatria/Neonatologia di
riferimento, per quanto concerne gli screening neonatali previsti dai LEA e la definizione
di protocolli inerenti le problematiche cliniche e gli aspetti formativi;
 Esperienza e competenza dell’ostetrica: nell’ambito dello specifico campo di attività e
responsabilità , il livello di esperienza delle ostetriche facenti parte del team delle Aree
funzionali BRO o di Gestione autonoma BRO deve essere individuato e definito in base a
esperienza e volumi di attività effettivamente svolta. In particolare, si ritiene indispensabile
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