Page 117 - Guida alle Vaccinazioni
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Terapia – Trattamento    Vaccino          Vaccinare?

Antiblastica, terapia

ï‚· vaccinazione del caso  Vaccini vivi     no vedi nota 1, 2 e 3
                         Ep.B             si vedi nota 1, 2 e 4
                         Influenza        si vedi nota 1, 2 e 5
                         tutti gli altri  si vedi nota 1, 2, 6 e 7

Nota 1: nei pazienti con tumore le vaccinazioni che sono indicate dovrebbero essere eseguite, quando possibile, prima del
trattamento chemioterapico179 di almeno 4 settimane per i vaccini vivi e 2 settimane per i vaccini inattivati.11,61,122 Per
massimizzare la protezione vaccinale contro le malattie prevenibili da vaccinazione prima di una terapia
immunosoppressiva è indicato procedere con una schedula accelerata e, nei casi in cui non è prevista una schedula
accelerata, per assicurare una rapida protezione, devono essere utilizzati gli intervalli minimi tra le dosi.8,12,125 La
valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista che
ha in cura il caso.7 Vedi anche specifica voce sezione C e “Immunosopressiva, terapia”)

Nota 2: in caso di grave neutropenia le persone in chemioterapia non possono ricevere nessun vaccino.3

Nota 3: i pazienti in trattamento antiblastico non devono ricevere vaccini vivi attenuati per il rischio di sviluppare malattia
vaccinale e/o la mancanza di dati di efficacia.122,178,179 Alcuni vaccini vivi (morbillo, parotite, rosolia, varicella, herpes
zoster) possono essere somministrati in fase di remissione di malattia e quando la chemioterapia o la radioterapia è
terminata da almeno 3 mesi.122,179 In caso di somministrazione di anticorpi anti-linfociti B (es. rituximab, alemtuzumab) i
vaccini vivi possono essere somministrati quando la terapia è terminata da almeno 6 mesi.122,179
La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista
che ha in cura il caso.7 Nella valutazione di quali vaccini somministrare tener conto anche della malattia di base, vedi la
voce relativa. Vedi anche Allegato 8.

Nota 4: i cicli di vaccino contro l’epatite B a dosaggio doppio hanno dimostrato un aumento dei tassi di risposta, ma i dati
sono limitati per cui questo approccio non è raccomandato.179

Nota 5: nei pazienti in trattamento antiblastico è indicata la vaccinazione antinfluenzale stagionale dato il maggior rischio di
complicanze e di ospedalizzazioni.122,178,179 Valutare l’opportunità di somministrare vaccini ad immunogenicità potenziata.
Alcuni studi hanno dimostrato che una seconda dose aumenta significativamente la proporzione di pazienti che sviluppano
una risposta sierologica protettiva158 però i dati non sono sufficienti per raccomandare la somministrazione di due dosi di
vaccino contro l’influenza nella stessa stagione.179 La vaccinazione contro l’influenza non deve essere eseguita in caso di
somministrazione di anticorpi anti-linfociti B (es. rituximab, alemtuzumab)122 posticipandola a 6 mesi dal termine della
terapia.179 In tutti i casi, è indicata la vaccinazione contro l’influenza dei contatti stretti.

Nota 6: il ciclo vaccinale interrotto con l’inizio della chemioterapia va proseguito e completato da dove è stato interrotto178
dopo tre mesi dalla fine della chemioterapia. La rivaccinazione delle persone dopo terapia antiblastica non è necessaria
quando le vaccinazioni sono state somministrate prima dell’inizio della terapia.10,179 Si può considerare l’opportunità, in età
pediatrica, di somministrare una dose booster di dtap, IPV, HBV e PCV dopo almeno 38- 6 mesi178 dalla fine della terapia
ed effettuare una dose booster di vaccino MPR e varicella a distanza di 6–12 mesi dal termine della chemioterapia.178
Inoltre, può essere opportuno rivaccinare le persone vaccinate in precedenza che hanno effettuato una chemioterapia per
una leucemia linfoblastica acuta.10

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