Page 134 - Guida alle Vaccinazioni
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Terapia – Trattamento    Vaccino                       Vaccinare?

Trapianto di midollo osseo (vedi “Trapianto di cellule staminali ematopoietiche”)

Trapianto organo solido (vaccinazione post-trapianto)

ï‚· vaccinazione del caso  HZ-va                         no vedi nota 1 e 2
                         MPR                           no vedi nota 1 e 3
                         MPRV                          no vedi nota 1 e 3
                         Ty21a                         no vedi nota 1 e 4
                         Varicella                     no vedi nota 1, 3 e 5
                         Altri vaccini vivi            no vedi nota 1
                         EpB
                         Rabbia                        vedi nota 1 e 6
                         Influenza
                         tutti gli altri               vedi nota 1 e 7

                                                       si vedi nota 1 e 8
                                                       si vedi nota 1 e 9

Nota 1: le persone che hanno subito il trapianto di un organo solido ricevono, per tutta la vita, una terapia
immunosoppressiva che varia sostanzialmente in dipendenza dell’organo trapiantato.4 Vedi “Immunosoppressiva, terapia”
e singole voci.
Generalmente il grado di immunosoppressione è massimo nei primi 3–6 mesi post-trapianto e minore dopo 1 anno, ma un
significativo grado di immunodepressione permane per tutta la vita. Una minoranza di trapiantati nei quali o si verifica
rigetto o distruzione persistente d’organo oppure infezioni croniche rimane profondamente immunodepresso.
Non è indicata la rivaccinazione di questi pazienti. Quindi vanno valutate le vaccinazioni già eseguite e somministrate le
vaccinazioni necessarie per completare il programma di routine e previste per le persone a rischio. 132 In generale, i vaccini
vivi attenuati sono controindicati 122,125,231 e le altre vaccinazioni non devono essere riprese prima che siano trascorsi 3–6
mesi dal trapianto quando il livello di base dell’immunodepressione si è ridotto.4,231 Le vaccinazioni non devono essere
eseguite quando ci si trovi in una condizione di rischio di rigetto116 o durante una reazione di rigetto.125
La valutazione deve essere effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista del
centro trapianti di riferimento del caso.7
Per le vaccinazioni per cui sono disponibili test sierologici ed esiste un chiaro correlato di protezione, è necessario
considerare l’opportunità della misurazione dei titoli anticorpali per determinare la risposta immunitaria e guidare la
tempistica dei richiami.4
Per massimizzare la protezione vaccinale contro le malattie prevenibili da vaccinazione è indicato vaccinare prima del
trapianto; vedi anche “Candidato a trapianto di organo solido” e “Immunosopressiva terapia”.

Nota 2: se disponibile utilizzare il vaccino anti Herpes zoster-su.

Nota 3: devono essere vaccinati i contatti stretti suscettibili per MPR e Varicella;122,231 è consigliato che la seconda dose
sia somministrata dopo l’intervallo minimo di 4 settimane. Vedi anche “Immunodeficienza grave/Immunodepressione grave
nei contatti del ricevente”.

Nota 4: controindicato: utilizzare il vaccino polisaccaridico Vi.4

Nota 5: la vaccinazione contro la varicella è controindicata perché può determinare un’infezione disseminata. Una
eccezione è costituita dai bambini non immuni sottoposti a trapianto renale o di fegato che non eseguono un trattamento
immunodepressivo o ricevono un dosaggio minimo e non hanno avuto segni di recente rigetto, in questi casi la
vaccinazione è indicata122,231 e deve essere usata la formulazione singola.122,231 La valutazione deve essere effettuata dal
medico vaccinatore con la consulenza del medico specialista del centro trapianti di riferimento del caso.

Nota 6: nelle persone trapiantate di rene utilizzare i vaccini contro l’epatite B a dosaggio maggiore.per la vaccinazione
contro l’epatite B. 132 Vedi anche “Rene malattia cronica”.

Nota 7: Pre-esposizione: nei pazienti immunodepressi per patologia o terapia va rinviata la vaccinazione antirabbica ed
evitata per quanto possibile l’esposizione al rischio di malattia. Se questo non è possibile le persone a rischio vanno
vaccinate per via i.m. e testato il titolo anticorpale da 2 a 4 settimane dopo la somministrazione della 3° dose.7 La
negatività del titolo dopo la terza dose (<0,5 UI/ml) richiede una attenta valutazione del rischio ed è indicata la
somministrazione di una dose aggiuntiva.7 Post-esposizione: durante la profilassi post-esposizione non dovrebbero essere
somministrate terapie immunosoppressive.

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