Page 56 - Guida alle Vaccinazioni
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Sintomi – Stati morbosi - Situazioni Vaccino Vaccinare?
Candidato a terapia immunosopressiva Vaccini vivi si vedi nota 1 e 2
tutti gli altri si vedi nota 1 e 3
Nota 1: nella previsione di terapie immunosoppressive a lungo termine, ovvero con durata superiore a 28 giorni8, che
sono utilizzate come terapia antiblastica, per prevenire il rigetto nei trapianti di organi, nel trapianto di cellule staminali, nel
trattamento di malattie infiammatorie croniche e malattie autoimmuni (per esempio: malattia infiammatoria cronica
dell’intestino, psoriasi, artrite reumatoide, miastenia, lupus eritematoso sistemico ed altre); è ideale che le vaccinazioni di
routine e i vaccini aggiuntivi indicati per le condizioni di immunodepressione siano eseguiti prima di iniziare la terapia
immunosoppressiva in modo da ottenere una immunogenicità ottimale.4 Per massimizzare la protezione vaccinale contro
le malattie prevenibili da vaccinazione prima di una terapia immunosoppressiva è indicato procedere con una schedula
accelerata e, nei casi in cui non è prevista una schedula accelerata, per assicurare una rapida protezione, devono essere
utilizzati gli intervalli minimi tra le dosi.8,12,125 Non è giustificato ritardare l’inizio della terapia per eseguire le vaccinazioni.8
Vedi “Allegato 8†e “Terapia immunosoppressivaâ€.
Nota 2: i vaccini vivi devono essere somministrati almeno 4 settimane prima che inizi la terapia immunosoppressiva per
ridurre il rischio di malattia causata dal ceppo vaccinale.
Nota 3: sebbene i vaccini inattivati possano essere somministrati in quanto sicuri in qualsiasi momento prima, durante o
dopo l'immunosoppressione, è opportuno che la loro somministrazione sia completata almeno 14 giorni prima dell'inizio
della terapia immunosoppressiva per ottimizzarne l'immunogenicità .
Candidato a trapianto (vaccinazione pre-trapianto)
ï‚· di cellule staminali emopoietiche Vaccini vivi no vedi nota 1
tutti gli altri si vedi nota 2
Nota 1: è controindicata la somministrazione di vaccini vivi nelle persone che sono in attesa di trapianto di cellule staminali
emopoietiche.4
Nota 2: il medico vaccinatore deve condividere il calendario vaccinale di questi soggetti con il centro trapianti di riferimento.
Vedi anche la patologia causa del trapianto. Nella valutazione tenere conto anche della eventuale terapia in atto. Vedi
anche sezione D.
ï‚· di organo solido Ep.A si vedi nota 1 e 2
Ep.B si vedi nota 1 e 3
HZ-va si vedi nota 1, 4 e 5
MPR si vedi nota 1, 5 e 6
MPRV si vedi nota 1, 5 e 6
PCV si vedi nota 1 e 7
PPV-23 si vedi nota 1 e 7
Varicella si vedi nota 1, 5 e 6
Vaccini vivi si vedi nota 1 e 5
tutti gli altri si vedi nota 1 e 8
Nota 1: le persone con patologie che le potrebbero candidare ad un trapianto d’organo dovrebbero essere vaccinate il più
precocemente possibile nel corso della loro malattia122 perché una insufficienza d’organo pretrapianto4 o una terapia
immunosoppressiva potrebbero ridurre la risposta al vaccino. Inoltre, i vaccini sono generalmente più immunogenici se
somministrati prima del trapianto perché i farmaci immunosoppressivi somministrati dopo il trapianto per prevenire e
trattare il rigetto dell'organo trapiantato possono diminuire la risposta del vaccino.4
Per massimizzare la protezione vaccinale contro le malattie prevenibili da vaccinazione prima del trapianto e di una terapia
immunosoppressiva è indicato procedere con le schedule accelerate e, negli altri casi, utilizzare i tempi minimi
previsti.8,12,125 Per le vaccinazioni per cui sono disponibili test sierologici ed esiste un correlato chiaro di protezione, è
necessario prendere in considerazione la misurazione dei titoli anticorpali per definire le vaccinazioni che devono essere
eseguite.4
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