Page 86 - Guida alle Vaccinazioni
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Nota 6: il vaccino Ty21a è controindicato. Se queste persone viaggiano in zone endemiche devono essere vaccinate con il
vaccino polisaccaridico Vi.169 E’ importante vaccinare queste persone perché è stato dimostrato un alto rischio di
sviluppare una febbre tifoide. Le persone immunodepresse possono avere una risposta subottimale, è quindi importante
enfatizzare l’importanza di rispettare scrupolosamente le misure riguardanti l’igiene personale, l’acqua e gli alimenti.9

Nota 7: le persone con immunodeficienza cellulare non dovrebbero ricevere il vaccino anti-varicella, mentre possono
essere vaccinati i soggetti con deficit dell’immunità umorale (es. a/ipogammaglobulinemia o difetto selettivo di IgA e/o di
sottoclassi di IgG). Vedi specifica voce. Vedi Allegati 6 e 7.
Per i pazienti in terapia sostitutiva con immunoglobuline rispettare gli intervalli di cui agli Allegati 12 e 13. E’ indicato anche
vaccinare i contatti stretti suscettibili; è consigliato che la seconda dose sia somministrata dopo l’intervallo minimo di 4
settimane. Vedi anche “Immunodeficienza grave – immunodepressione grave nei contatti del ricevente”.

Nota 8: Pre-esposizione: nei pazienti con grave immunodepressione va rinviata la vaccinazione antirabbica ed evitata per
quanto possibile l’esposizione al rischio di malattia. Se questo non è possibile le persone a rischio vanno vaccinate per via
i.m. e testato il titolo anticorpale da 2 a 4 settimane dopo la somministrazione della 3 dose.7 La negatività del titolo dopo la
terza dose (< 0,5 UI/ml) richiede una attenta valutazione del rischio ed è indicata la somministrazione di una dose
aggiuntiva.7
Post-esposizione: durante la profilassi post-esposizione (con vaccino e immunoglobuline iperimmuni) non dovrebbero
essere somministrate terapie immunosoppressive. Se ciò è inevitabile per il trattamento di altre patologie, la vaccinazione
e la somministrazione di immunoglobuline iperimmuni va eseguita ma deve essere testato il titolo anticorpale da 2 a 4
settimane dopo la somministrazione della 5° dose.7 In caso di titolo anticorpale < 0,5UI/ml va somministrata una dose
aggiuntiva.7

Nota 9: non ci sono dati di sicurezza relativamente alla somministrazione del vaccino anti-rotavirus.16 Il rischio è basato su
considerazioni teoriche in quanto non sono riportate reazioni avverse gravi; d’altra parte le infezioni da rotavirus selvaggio
che sono frequenti nei primi mesi di vita possono essere particolarmente gravi nei bambini con immunodeficienza grave.
La somministrazione accidentale di vaccino RV in bambini con SCID ha determinato l’insorgenza di diarrea cronica e
ritardo nella crescita.8 In bambini con immunodeficienza meno grave la vaccinazione con RV può determinare una
prolungata eliminazione del virus vaccinico ma è improbabile che determini altri tipi di danno.8
La decisione di immunizzare dovrebbe essere basata su una valutazione individuale del rapporto rischio-beneficio. Ad
esempio, dove è in corso un programma di immunizzazione anti-rotavirus, è probabile che la protezione indiretta
attraverso l'immunità di comunità sia elevata e la vaccinazione può non essere eseguita. Diversamente, se si soggiorna o
viaggia in paesi dove non sono in atto programmi di immunizzazione anti-rotavirs e quindi l'esposizione al virus selvaggio
può essere elevata, l'immunizzazione con il vaccino RV può essere prudente al fine di ridurre il rischio di potenziali
complicanze da infezione RV.4 Prima dell'immunizzazione anti-rotavirus, potrebbe essere considerata l’esecuzione di test
di laboratorio per valutare lo stato immunitario umorale e cellulare.

Nota 10: valutare l’opportunità di somministrare dosi aggiuntive di vaccino antinfluenzale per ottenere una migliore
protezione7 anche se nelle persone con grave immunodepressione una seconda dose non risulta aumentare
l’immunogenicità.177 In ogni caso è consigliato utilizzare vaccini ad immunogenicità potenziata. E’ indicato anche vaccinare
i contatti stretti.

Nota 11: in caso di chemioterapia o terapia immunosoppressiva (es. pazienti con morbo di Hodgkin o in attesa di trapianto
di organo) la risposta anticorpale al vaccino anti-pneumococcico è probabilmente migliore quando i pazienti vengono
immunizzati almeno 10-15 giorni prima dell’inizio della terapia. I pazienti che ricevono il vaccino durante la chemioterapia o
la radioterapia devono essere rivaccinati 3 mesi dopo la sospensione della terapia.7,17
E’ indicata la somministrazione di vaccino anti-pneumococcico coniugato e di vaccino anti-pneumococcico polisaccaridico;
il vaccino coniugato va somministrato per primo8, 106 per stimolare il sistema immunitario seguito dal polisaccaridico per
ampliare il numero di antigeni riconosciuti;8 inoltre, va rispettato un intervallo di almeno 8 settimane tra l’ultima dose di
PCV e quella di PPV-23.106 Sono raccomandate due dosi di vaccino PPV-23 separate da un intervallo di 5 anni a meno
che la prima dose non sia stata somministrata dopo il 65 compleanno (in questo caso non sono raccomandate dosi
aggiuntive). L’intervallo tra le due dosi deve essere di 5 anni, ma se questo intervallo non è stato rispettato, le due dosi
vanno considerate valide e non devono essere eseguite ulteriori somministrazioni.106
Vedi anche “Vaccino, somministrazione non simultanea” – sezione D.

Nota 12: nei soggetti con immunodeficienza grave, nella profilassi post-esposizione di una ferita non pulita devono essere
somministrate immunoglobuline anche se la persona ha effettuato un ciclo completo di vaccino antitetanico perché la
risposta immunitaria all’anatossina tetanica potrebbe essere sub-ottimale.4

Nota 13: vaccini inattivati, ricombinanti, subunità, polisaccaridici, coniugati e tossoidi possono essere somministrati a tutti i
pazienti immunocompromessi ma la risposta alla maggior parte dei vaccini può non essere adeguata e quindi
l’immunogenicità può essere sostanzialmente ridotta. Se indicata, la vaccinazione deve avvenire secondo schedule e
calendari raccomandati. In tutti i casi di immunodepressione progressiva la vaccinazione precoce è più efficace4 per cui
occorre prestare molta attenzione a non ritardare le dosi, rispetto ai tempi minimi previsti dal calendario. A seconda dei
casi valutare se è opportuno il controllo della risposta umorale, se possibile.99 Nei pazienti in terapia sostitutiva con
immunoglobuline gli anticorpi contro alcuni antigeni contenuti nei vaccini raccomandati nel calendario vaccinale per i nuovi
nati sono ben rappresentati.

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