Page 98 - Guida alle Vaccinazioni
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Sintomi – Stati morbosi - Situazioni           Vaccino                                            Vaccinare?

Neonato

ï‚· vaccinazione del contatto                    HZ-va                                              si vedi nota 1
                                               MPR                                                si vedi nota 2
                                               MPRV                                               si vedi nota 1 e 2
                                               Rosolia                                            si vedi nota 2
                                               RV                                                 si vedi nota 3
                                               Ty21a                                              si vedi nota 4
                                               Varicella                                          si vedi nota 1
                                               tutti gli altri                                    si

Nota 1: il rischio di trasmissione del virus varicella-zoster vaccinale è trascurabile,3 per cui è sicuro vaccinare i contatti di
neonati.3 In caso di esantema post-vaccinale, che può comparire fino a 4 settimane dopo la vaccinazione,7 è opportuno
coprire le lesioni4 e evitare i contatti stretti della persona vaccinata con il neonato. In caso di esantema post-vaccinale è
opportuno escludere il personale sanitario vaccinato dall’assistenza diretta di neonati, anche se il rischio di trasmissione
sembra minimo. Inoltre, se si è verificato il contatto con l’esantema post vaccinale, l’uso di immunoglobuline non è
giustificato.7

Nota 2: non c’è nessun rischio di trasmissione dei virus attenuati morbillo, parotite e rosolia.

Nota 3: in caso di ricovero è preferibile vaccinare i bambini dopo la dimissione, se il ricovero del bambino non supera le 15
settimane, per evitare la diffusione del virus con le feci all’interno dell’ospedale.4,8,11 Se non è possibile attendere questo
termine la vaccinazione deve essere eseguita perché con l’adozione delle precauzioni standard il rischio di trasmissione in
ospedale, compreso nei reparti per prematuri, è molto basso.8

Nota 4: i soggetti vaccinati in buona salute non eliminano il batterio vivo attenuato con le feci e pertanto non esiste alcun
rischio di trasmissione secondaria dell’infezione nell’ambito dei contatti.7

Neonato da madre in terapia immunosoppressiva

ï‚· durante la gravidanza                        BCG                                                no vedi nota 1 e 2
                                               MPR                                                si vedi nota 1 e 3
                                               MPRV                                               si vedi nota 1 e 3
                                               RV                                                 si vedi nota 1 e 4
                                               tutti gli altri                                    si vedi nota 1

Nota 1: alcuni farmaci immunosoppressivi, utilizzati per il trattamento di alcune malattie autoimmuni (artrite reumatoide,
morbo di Crohn) e alcune neoplasie, possono essere somministrati in gravidanza. Questi farmaci possono attraversare la
barriera placentare, essere trasmessi con l’allattamento ed essere rilevabili per 6-8-mesi, e causare immunosoppressione
temporanea nel bambino specie se somministrati nell’ultimo periodo della gestazione.
Questi farmaci includono i farmaci biologici, quali anticorpi monoclonali e proteine di fusione, soprattutto anti-TNF (ad
eccezione del Certolizumab Pegol, che, essendo un Fab, non attraversa la placenta). La valutazione deve essere
effettuata dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista che ha in cura il caso.7

Nota 2: nel caso la madre abbia assunto durante la gravidanza o assuma durante l’allattamento anticorpi monoclonali (es.
infliximab o rituximab) e proteine di fusione, soprattutto anti-TNF non può essere eseguita la vaccinazione con BCG alla
nascita a causa del potenziale rischio di malattia disseminata.4 In questi casi la vaccinazione con BCG deve essere
rimandata fino all’età di 64 o 8-9 mesi.8. La letteratura riporta un case report ad esito fatale in un neonato vaccinato, nato
da madre in terapia con infliximab.194
Il numero dei linfociti B deve essere normale prima di eseguire il BCG.4 La valutazione deve essere effettuata dal medico
vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista che ha in cura il caso.7

Nota 3: le risposte immunitarie ai vaccini vivi che vengono somministrati dopo un anno di età (ad es. vaccino MPR o
MPRV) non sono considerate influenzate dall'esposizione prenatale agli anticorpi monoclonali.4

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