Page 99 - Guida alle Vaccinazioni
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Sintomi – Stati morbosi - Situazioni  Vaccino          Vaccinare?

Nota 4: anche se non ci sono dati di sicurezza il vaccino anti-rotavirus può essere somministrato.16 Il rischio è basato su
considerazioni teoriche in quanto non sono riportate reazioni avverse gravi; d’altra parte non sono riportati casi di malattia

grave dopo infezione da rotavirus selvaggio in neonati nati da madre in terapia con farmaci immunosoppressori biologici
(anticorpi monoclonali e fattore anti-TNF).16 La decisione di immunizzare dovrebbe essere basata su una valutazione

individuale del rapporto rischio-beneficio. Ad esempio, dove è in corso un programma di immunizzazione anti-rotavirus, è

probabile che la protezione indiretta attraverso l'immunità di comunità sia elevata e la vaccinazione può non essere

eseguita. Diversamente, se si soggiorna o viaggia in paesi dove non sono in atto programmi di immunizzazione anti-

rotavirs e quindi l'esposizione al virus selvaggio può essere elevata, l'immunizzazione con il vaccino RV può essere
prudente al fine di ridurre il rischio di potenziali complicanze da infezione RV.4 Prima dell'immunizzazione anti-rotavirus,
potrebbe essere considerata l’esecuzione di test di laboratorio per valutare lo stato immunitario umorale e cellulare.
Per minimizzare una potenziale trasmissione di rotavirus, negli 8-10 giorni successivi7 la vaccinazione, le persone devono
lavarsi bene le mani dopo essere venute a contatto con le feci di un bambino vaccinato.5,8,182

 durante l’allattamento              tutti si vedi nota

Nota: si pensa che gli anticorpi monoclonali somministrati alla madre durante l'allattamento al seno abbiano un impatto
molto scarso o nullo sul bambino. Il trasferimento di anticorpi monoclonali attraverso il latte materno è limitato e le quantità
minime che vengono ingerite sono probabilmente scomposte nel tratto gastrointestinale del bambino. I neonati di donne
che allattano al seno che ricevono un trattamento con anticorpi monoclonali possono pertanto essere immunizzati con
vaccini sia vivi che inattivati secondo i programmi abituali.4

Neonato da madre in terapia con anti-TNF, (vedi “Neonato da madre in terapia
immunosoppressiva”)

Neoplasia organi solidi (vedi “Tumore maligno solido”)

Neurologico, disturbo (vedi “Disturbo/disordine neurologico”)

Neuromuscolare, malattia (NMD)

ï‚· vaccinazione del caso               Vaccini vivi     vedi nota 1 e 2
                                      tutti gli altri
                                                       si vedi nota 1 e 3

Nota 1: le malattie neuromuscolari (NMD) comprendono un vasto gruppo di condizioni che includono l'atrofia muscolare
spinale, le miopatie congenite, la miastenia gravis, distrofie muscolare dei cingoli, polimiosite, dermatomiosite, e altri meno
comuni distrofie muscolari. La patogenesi delle NMD, la presentazione clinica e la prognosi sono molto diverse da malattia
a malattia, tuttavia, si pensa che la maggior parte delle NMD abbiano un comune aumentato rischio di infezioni. Allo scopo
di questo documento le malattie neuromuscolari possono essere divise in due gruppi: forme con risposta immunitaria
normale e forme con risposta immunitaria alterata, anche dovuta all’eventuale terapia.195 Se non vi è immunodepressione
la vaccinazione può essere eseguita. Se alla malattia neuromuscolare è associata una immunodeficienza vedi relativa
voce. La valutazione deve essere effettuata in questo caso dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del
medico specialista che ha in cura il caso. E’ indicato vaccinare i contatti stretti dei soggetti con malattia neuromuscolare
con immunodepressione. Inoltre, le persone con una malattia neuromuscolare possono necessitare di un trattamento
immunosopressivo per cui si raccomanda di valutare il loro stato vaccinale4,114 quando sono ancora immunocompetenti e
quindi programmare le vaccinazioni indicate dal calendario e quelle previste per le persone in terapia immunosoppressiva
prima dell’inizio del trattamento così da ottenere una immunogenicità ottimale.4 Qualora sia iniziato un trattamento
immunosoppressore la somministrazione del vaccino deve tenere conto della terapia in atto e la valutazione deve essere
fatta dal medico vaccinatore, eventualmente con la consulenza del medico specialista che ha in cura il caso. Vedi anche
“Autoimmune, malattia e Candidato a terapia immmunosopressiva”, per la terapia vedi sezione D e Allegato 8.

Nota 2: è controindicata la somministrazione di vaccini vivi in caso di immunodepressione grave. Vedi anche
“Autoimmune, malattia e Immunodepressione grave”, in caso di terapia vedi sezione D e Allegato 8.

Nota 3: vaccini inattivati, ricombinanti, subunità, polisaccaridici, coniugati e tossoidi possono essere somministrati.
L'efficacia e la persistenza a lungo termine dell'immunità da vaccinazione in pazienti con NMD può essere inferiore rispetto
ai soggetti sani.195 Vedi anche “Autoimmune, malattia” e “Immunodepressione grave”, e, in caso di terapia, sezione D e
Allegato 8.

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