Page 48 - HPV e 100 domande
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MAGAGGIOGRINOA2M0E1N8TO:

COMMENTI ALLA SEZIONE 4:
COME SI CURA L’INFEZIONE DA HPV?

4.1 Come si cura l’infezione da HPV?
◆	Allo stato attuale non esiste una cura per l’infezione virale. Le sperimentazioni relative ai

   vaccini terapeutici sono ancora in corso.
◆	Possiamo però trattare le lesioni di alto grado provocate dal virus.

4.2 Si devono trattare tutte le lesioni provocate dall’HPV?
◆	Attualmente l’indicazione è quella di trattare solo le lesioni preinvasive CIN2 e CIN3.
◆	Considerata l’alta percentuale di regressione delle lesioni CIN1, queste devono essere in-

   vece seguite con un follow up ravvicinato e trattate solo se persistono nel tempo o se mo-
   strano una progressione.

4.3 Come si trattano le lesioni?
◆	Si preferiscono le terapie ablative o escissionali che consentono l’asportazione del tessuto

   con successivo esame istologico del frammento di tessuto asportato. Questo è importante
   perché consente il riconoscimento di lesioni microinvasive non individuate con la biopsia.
â—†	Generalmente le lesioni vengono asportate con un trattamento ambulatoriale e in anestesia
   locale (LEEP e cono laser), solo raramente viene effettuata l’asportazione chirurgica con
   anestesia generale (cono chirurgico). In questo caso infatti le complicanze per la donna
   sono maggiori e non pare ci sia un numero minore di recidive.

4.4 Dopo il trattamento la vita sessuale è come quella di prima?
â—†	Il trattamento non ha conseguenze sulla vita sessuale.

4.5 La donna può ancora rimanere incinta? In caso di gravidanza ci sono problemi?
â—†	Nella stragrande maggioranza dei casi il trattamento non comporta problemi neanche per

   le gravidanze successive. In una bassa percentuale delle donne trattate si possono verifi-
   care delle complicanze nelle gravidanze successive, soprattutto in quelle che hanno avuto
   più trattamenti, e che potrebbero necessitare di cerchiaggio per proseguire la gravidanza.
   Le complicanze, infatti, si riferiscono principalmente ad un accorciamento della cervice
   uterina con conseguente minaccia di parto prematuro o rottura precoce delle membrane
   amniotiche.
◆	E’ importante sapere che le tecniche chirurgiche usate attualmente (chiamate tecniche di
   escissione con ansa diatermica-LEEP*) sono meno invasive delle tecniche chirurgiche tra-
   dizionali di conizzazione con bisturi (Arbyn 2008) e, come risulta dalla letteratura (Castanon
   2012), comportano un aumento molto modesto dei rischi in una gravidanza successiva, a
   meno che non sia stato necessario ripetere più volte i trattamenti o non sia stata effettuata
   una conizzazione estesa sia in altezza che larghezza. Infatti, da molti studi (Noehr 2009a,
   Acharya 2005, Sadler 2004, Kalliala 2012, Noehr 2009b, Simoens 2012) emerge che è la
   quantità di tessuto rimossa dalla cervice che influenza l’aumentato rischio di parto preter-

* acronimo derivante da termini inglesi che sta per “escissione con ansa diatermica”.

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