Page 64 - HPV e 100 domande
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MAGAGGIOGRINOA2M0E1N8TO:

◆	Le persone che sviluppano sintomi indicativi di ipersensibilità dopo aver ricevuto una dose
   di vaccino non devono ricevere le dosi successive.

â—† Come per tutti i vaccini iniettabili, deve sempre essere disponibile un adeguato trattamento
   medico nel caso si verifichi una reazione anafilattica.

â—†	La somministrazione del vaccino deve essere rimandata nelle persone con malattie febbrili
   gravi in fase acuta. Tuttavia un’infezione minore, come una lieve infezione del tratto respi-
   ratorio o un lieve rialzo febbrile, non rappresenta una controindicazione al vaccino.

◆	Il vaccino deve essere somministrato con cautela in chi è affetto da disturbi della coagula-
   zione, perché si può verificare un sanguinamento a seguito dell’iniezione intramuscolare.

â—†	Gli studi sulla sicurezza del vaccino in soggetti immunodepressi per infezione da HIV indi-
   cano che il vaccino è ben tollerato. Alcuni studi sull’immunogenicità del vaccino quadriva-
   lente hanno mostrato una sieroconversione del 100% in donne in terapia antiretrovirale e
   un po’ inferiore in quelle non in terapia, o con valori di linfociti CD4 bassi, o con carica virale
   HIV alta. Poiché l’immunodeficienza comporta un maggiore rischio di infezione, persistenza
   e progressione a lesioni, è importante sottoporre questi soggetti alla vaccinazione.

5.24 Le donne in gravidanza possono vaccinarsi?
â—†	Il vaccino non deve essere somministrato alle donne in gravidanza.
â—†	Non sono stati registrati eventi gravidici sfavorevoli nelle donne inavvertitamente vaccinate

   nel periodo pre-gravidico all’interno dei trial clinici pre-autorizzazione, né aborti spontanei,
   né complicazioni per il feto, ma l’evidenza è limitata e sono necessari ulteriori studi.
◆	Se una donna scopre di aver ricevuto il vaccino quando era già incinta, non ci sono indi-
   cazioni per un’interruzione di gravidanza. Si raccomanda, però, di aspettare la fine della
   gravidanza prima di completare il ciclo vaccinale.

5.25 Devono vaccinarsi anche i maschi?
◆	Il vaccino si è dimostrato efficace nel prevenire le lesioni pre-invasive genitali nell’uomo.
â—†	Il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 ha incluso la vacci-

   nazione dei ragazzi di undici anni fra gli interventi raccomandati. Questo sia per proteggere
   i ragazzi dalle conseguenze, molto rare nel maschio, dell’infezione da HPV (cancro del
   pene, dell’ano e dell’orofaringe), sia per accelerare il controllo della circolazione del virus,
   riducendo così le infezioni anche nelle donne non vaccinate, che continuano ad avere il
   maggior carico di malattia.
◆	Anche se i cancri dovuti a HPV nell’uomo sono molto rari nella popolazione generale, in
   alcuni gruppi, in particolare i maschi omosessuali sessualmente attivi, l’incidenza di questi
   cancri è molto più frequente e giustifica la vaccinazione anche solo per i benefici diretti per
   il singolo individuo. La vaccinazione dei maschi che hanno rapporti sessuali con altri ma-
   schi è raccomandata a prescindere dall’età.

5.26 Quali sono gli studi in corso?
◆	Ci sono studi di sanità pubblica. Alcuni riguardano l’impatto del vaccino sulle politiche di

   screening, sull’incidenza dei tumori, sull’accettabilità da parte delle donne, sulla sicurezza
   riguardante eventi rari o a lungo termine. Ci sono poi studi di impatto teorici e valutazioni
   costo-efficacia.

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