Page 9 - Violenza sulle donne
P. 9
Nota bene: qualora la vittima riferisca di essersi cambiata si consiglia di acquisire gli indumenti che indossa
al momento, in particolare quelli intimi, e di suggerire di conservare (senza lavarli) quelli che indossava al
momento del fatto per una eventuale consegna alle Forze di Polizia.
3. Conservare gli indumenti singolarmente.
4. Maneggiare con cautela gli indumenti perché potrebbero contenere materiale biologico
dell’aggressore, fibre, formazioni pilifere o altro materiale; ripiegarli su se stessi.
5. Conservare gli indumenti ben asciutti in buste di carta o in scatole di cartone, mai aperte o
manipolate (nota bene: non usare buste di plastica per la conservazione!) e mantenerli a
temperatura ambiente.
6. Fare asciugare, se è possibile, all’aria gli indumenti non asciutti, senza utilizzare fonti di calore
(stufe, phon, ecc.) e conservarli in buste di carta; qualora non sia possibile, congelare gli indumenti
bagnati dopo averli posti in buste di plastica e/o contenitori sterili di plastica.
Nota bene: non usare il frigorifero per la conservazione dei reperti, poiché la temperatura interna,
solitamente di 4 - 8° C, non è idonea alla conservazione di tracce biologiche.
7. Le buste vanno sigillate e su ciascuna deve essere posto l’identificativo del reperto.
B - Corpo della vittima
1. Indossare guanti (da rimuovere e sostituire ogni volta che viene allestito un tampone) e
mascherina.
2. Utilizzare normali tamponi da prelievo oro-faringeo a secco o dei semplici cotton-fioc sterili;
valutare se prima di procedere al prelievo sia necessario inumidire i tamponi sterili con soluzione
fisiologica o acqua sterile (es: regioni cutanee). Nel caso del materiale sub-ungueale è consiglia-
bile effettuare un raschiamento mediante tamponi sottili (non usare aghi o strumentali taglienti!);
valutare se tagliare le unghie.
3. Considerare (indipendentemente dal tempo trascorso dall’evento) e sulla base del dato
anamnestico le seguenti sedi: orale - periorale - vulva - vaginale - perivaginale - anale – perianale -
peniena - cute.
4. Riporre il tampone nella propria custodia o, se sprovvisti di custodia, conservare il tampone in
provette sterili da laboratorio (le provette NON DEVONO MAI CONTENERE GEL O TERRENI DI
COLTURA).
5. Chiudere le provette e su ciascuna porre l’identificativo del reperto (è opportuno preparare le
etichette identificative prima di procedere con la repertazione).
6. Congelare le provette con i tamponi ed eventualmente con i ritagli di unghie. LE PROVETTE
NON DEVONO MAI ESSERE CONSERVATE IN FRIGORIFERO.
Nota bene: non utilizzare disinfettanti o altre sostanze prima di aver concluso tutti i prelievi di interesse.
Se c’è stata penetrazione orale è necessario procedere all’allestimento dei tamponi orali prima di
far bere la vittima e non appena acquisito questo dato anamnestico.
La scheda di repertazione nei casi di maltrattamento e/o violenza sessuale
È necessario:
Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di
soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza | Riservato