Page 30 - Sepsi in Ostetricia
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Lo SHOCK SETTICO è un sottoinsieme della sepsi in cui le alterazioni circolatorie, cellulari e
metaboliche presenti sono associate a un maggior rischio di mortalità rispetto alla sola sepsi
Criteri diagnostici suggeriti. La diagnosi di shock settico prevede il riscontro di un’infezione presunta
o accertata associata ad ipotensione con necessità di somministrare farmaci vasopressori per
mantenere una PAM ≥65mmHg e una lattacidemia >2mmol/L dopo adeguata resuscitazione
volemica.
- Per adeguata resuscitazione volemica s’intende la somministrazione di 30ml/kg di cristalloidi in
boli ripetuti di 500 ml in 1 ora.
- Per definire un paziente in shock settico è indispensabile valutare la risposta al carico volemico:
se l’ipotensione arteriosa associata ad un valore di lattati >2mmol/L persiste, la diagnosi è di
shock settico, se invece si risolve la diagnosi è di sepsi.
La diagnosi di presunta o accertata sepsi/shock settico non deve essere ritardata in attesa di
evidenze microbiologiche; i segni/sintomi d’infezione associati ad un danno d’organo (e/o
ipotensione associata ad incremento dei lattati) non altrimenti spiegabile sanciscono la diagnosi.
Quick-SOFA (o qSOFA)
Essendo consci della difficoltà di calcolare il SOFA score al di fuori delle Unità di Terapia Intensiva,
gli Autori delle nuove LG nella popolazione adulta hanno proposto un surrogato semplificato il
qSOFA. Il qSOFA, dove la prima lettera sta a indicare “quickâ€, veloce, da usare rapidamente al letto
del paziente (BEDSIDE) senza la necessità di esami di laboratorio, indaga tre semplici parametri,
ovvero pressione arteriosa, frequenza respiratoria e stato mentale. Se almeno 2 criteri sono
soddisfatti – tra tachipnea (FR≥22 atti/min), ipotensione (PAS≤100 mm/Hg) e un’alterazione dello
stato sensorio – il paziente con sospetta/accertata infezione è a rischio di mortalità ospedaliera o di
ricovero prolungato in area critica. Il ruolo di questo score è quindi quello di identificare fra i pazienti
infetti quelli a maggior rischio di evoluzione negativa e non quello di diagnosi nè di infezione nè di
sepsi. Ad oggi il Gruppo di Lavoro regionale non suggerisce l’utilizzo di questo score per la
popolazione ostetrica per i seguenti motivi: a) tale score non ha alcuna validazione nella
popolazione ostetrica; b) i valori soglia delle variabili che lo compongono non sono utilizzabili nella
paziente gravida (la frequenza respiratoria basale è più alta e la pressione arteriosa sistolica più
bassa rispetto alla popolazione adulta); c) dati di letteratura indicano che la sensibilità degli EWS è
superiore a quella del qSOFA per identificare pazienti a rischio di evoluzione negativa; d) è
preferibile l’utilizzo di uno strumento che identifichi un rischio di evoluzione negativa non solo fra i
pazienti infetti.
COME IDENTIFICARE E FARE DIAGNOSI PRECOCEMENTE DI SEPSI/SHOCK
SETTICO
La diagnosi di sepsi/shock settico parte da un alto indice di sospetto clinico del professionista
sanitario.
La diagnosi di sepsi/shock settico deve essere sospettata in presenza di uno o più di questi elementi
secondo l’algoritmo riportato in Figura 1:
- presenza di fattori di rischio per infezioni/sepsi (predisposizione) (Tabella1),
- segni e sintomi d’infezione,
- alterazione dei parametri vitali,
- riscontro di un danno d’organo,
- bradicardia o tachicardia fetale, morte fetale o perinatale, aborto o travaglio prematuro.
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