Page 31 - Sepsi in Ostetricia
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Nella pratica clinica:
- Predisposizione: nella popolazione ostetrica la presenza di fattori di rischio specifici, variabili a
seconda del periodo gestazionale, è associata ad un’aumentata probabilità di contrarre
infezioni/sepsi. Il loro riconoscimento e la loro tracciabilità sulla documentazione clinica
facilitano l’eventuale diagnosi d’infezione/sepsi in caso di un quadro clinico ancora poco
definito. Ad ogni accesso ospedaliero e alle visite periodiche durante il ricovero è quindi
fondamentale valutare la presenza/nuova insorgenza di fattori di rischio per infezioni/sepsi
(Tabella 1); tale dato deve essere riportato nella documentazione clinica e ben visibile da parte
di tutti gli operatori sanitari coinvolti nel percorso della paziente gravida/in puerperio.
- Sospetto clinico d’infezione: Le infezioni in gravidanza non sono rare e sono potenzialmente
pericolose per la mamma e per il feto. I segni e sintomi clinici d’infezione variano a seconda
della sede e spesso sono subdoli per le alterazioni fisiologiche tipiche della gravidanza. Ad ogni
valutazione è fondamentale effettuare un’accurata anamnesi (sintomi riferiti dalla paziente)
e/o un attento esame clinico (segni/sintomi rilevati dall’operatore) che permettano di
identificare l’eventuale presenza di infezione in atto (Tabella 6).
In caso di presunta o accertata infezione considerare sempre il sospetto di una sepsi /shock
settico ricercando segni/sintomi di un eventuale danno d’organo prima attraverso la
valutazione dei parametri vitali mediante lo score MEOWS e degli esami ematochimici di
laboratorio, e successivamente, per confermare la diagnosi mediante i criteri diagnostici di
danno d’organo (SOFA score modificato).
Tabella 6. Segni e sintomi clinici suggestivi di infezione per la donna in gravidanza e puerperio.
Iperpiressia o ipotermia
Sintomi simil influenzali
Cefalea e/o rigidità nucale e/o stato confusionale/disorientamento
Diarrea e/o vomito
Rush cutaneo
Dolore e tensione addominale/ pelvica
Perdite vaginali purulente o maleodoranti
Liquido amniotico purulento o maleodorante
Segni di mastite
Segni di cellulite/infezione ferita chirurgica/infezione perineale
Difficoltà respiratoria (frequenza respiratoria elevata e/o utilizzo
muscolatura accessoria e/o ipossiemia)
Sintomi respiratori (tosse produttiva, faringodinia ecc)
Sintomi urinari (disuria, urine torbide ecc)
Segni infezione associata a catetere intravascolare (edema, rossore…)
Segni d’infezione fetale o neonatale
Leucocitosi o leucopenia
Incremento degli indici di flogosi (PCR, PCT)
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