Page 40 - Sepsi in Ostetricia
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Raccomandazioni

— Prima della somministrazione dell'antibiotico eseguire almeno 2 set di emocolture (2 set di
     colture = 4 flaconi): >1 per via percutanea e almeno 1 da ogni accesso vascolare (se in sede da
     >48h); se la terapia antibiotica fosse già in corso, è consigliabile l’esecuzione del prelievo
     prima della somministrazione successiva.

— Effettuare esami colturali per tutte le sedi anatomiche che potrebbero essere focolaio di
     partenza dell’infezione, individuate dall’esame obiettivo e dall’anamnesi della paziente (per
     es. urinocoltura, tampone profondo della ferita e/o prelievo del materiale purulento,
     tampone faringeo per Influenza, espettorato e/o Ag urinari per Legionella e Pneumococco,
     liquor, colturale della placenta, secrezioni vaginali ecc.; i campioni vanno raccolti, conservati
     ed inviati secondo le procedure locali.

— Gli esami colturali appropriati devono poter essere effettuati in tutte le unità di degenza
     (compresa Sala Parto o Sala Operatoria) ed in Pronto Soccorso (generico o ostetrico); la sede
     di ricovero non deve ritardare il prelievo e l’invio degli esami colturali.

Azioni

— Prevedere specifiche istruzioni operative per l'effettuazione degli esami colturali (emocolture
     ed altri esami colturali) comprese le modalità di raccolta, la conservazione, l’invio da parte
     dei reparti (compresa Sala Parto e Camera Operatoria), accettazione da parte del Laboratorio,
     elaborazione e comunicazione del risultato e dei valori critici da parte del laboratorio che
     deve essere garantita anche nel caso di un successivo trasferimento della paziente in altro
     reparto.

— Predisporre procedure operative per l’elaborazione di esami colturali in urgenza (ove
     necessario e/o ove garantito 7/7) delle emocolture e delle altre colture.

— Valutare (ove possibile) l’utilizzo di tecnologie validate che riducano i tempi di risposta.

LATTATI, EMOGLOBINA E PARAMETRI DI FUNZIONALITA’ D’ORGANO

Razionale

Nella popolazione settica la valutazione precoce del valore ematico dei lattati gioca un ruolo chiave
nella stratificazione del rischio e nella gestione terapeutica. L’aumento del valore del lattato, indice
del metabolismo anaerobio nei casi di sepsi spesso secondario ad ipoperfusione tissutale, si associa
ad un rischio di deterioramento clinico ed ad una prognosi infausta. Nella popolazione ostetrica in
presenza di segni/sintomi di infezione un valore del lattato sierico >2 mmol/l definisce una paziente
ad alto rischio. Secondo le definizioni un valore di lattato >2 mmol/L in associazione ad una grave
ipotensione arteriosa refrattaria al carico volemico, con necessità di supporto aminico per
mantenere MAP≥65 mmHg sancisce la diagnosi di shock settico materno. Il valore di lattato, non
solo come valore assoluto ma anche come trend, è importante per la valutazione della risposta alla

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