Page 16 - Linee Guida nazionali Postura
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Raccomandazione 4

L’esame clinico di un disturbo posturale deve prevedere un percorso in senso
cranio-caudale.

Forza della raccomandazione: A
Grado dell’evidenza: I

Ai fini diagnostici, l’iter valutativo prevede un percorso cranio-caudale, poiché:

• l’adattamento della postura eretta umana si è realizzato, evolutivamente, a
     partenza dal livello craniale (vista, occlusione, ossa mascellari e apparato
     vestibolare), in senso discendente verso il rachide cervicale, dorsale e
     lombosacrale e degli arti inferiori;

• a livello del cranio sono presenti la gran parte delle strutture anatomiche che
     regolano la postura.

In fase diagnostica si prevedono:

• l’anamnesi con la valutazione soggettiva del dolore mediante la scala visuo-
     analogica (VAS);

• l’esame clinico obiettivo cranio-vertebrale e degli arti inferiori mediante la scala
     VAS cranio-cervico-toraco-lombare, della pelvi e degli arti inferiori (valutazione
     muscolo-tendinea mediante la palpazione dei muscoli coinvolti nella postura -
     per ogni muscolo si valuta l’area dolente e l’entità del dolore);

• la valutazione dell’asse verticale del tronco secondo i test funzionali;

• la valutazione dell’allineamento del bacino nei tre piani dello spazio, del
     complesso piede-caviglia e delle ginocchia sul piano frontale e sagittale;

• la valutazione con esami radiografici, a basso dosaggio, dell’atteggiamento
     posturale in ortostasi.

Per un’analisi più accurata degli elementi dentari e dell’occlusione, è possibile, ai fini
diagnostici, l’utilizzo di scanner intraorali.

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