Page 43 - Calendario Vaccinale 2019
P. 43
Vaccinazione contro l’Herpes zoster
L’Herpes zoster è una patologia frequente nel soggetto anziano e in chi è affetto da co-morbosità di varia natura, ed è legato alla riattivazione del Virus Varicella
Zoster (VZV) rimasto latente nei gangli nervosi sensoriali dopo una pregressa varicella. Dati italiani indicano come l’incidenza della patologia sia molto elevata,
circa 6,3 per 1.000 anni / persona nei soggetti >50 anni immunocompetenti. L’incidenza aumenta in modo esponenziale con l’età e con la presenza di patologie
croniche intercorrenti. Nel complesso, si stima che nella popolazione italiana si verifichino ogni anno oltre 216.000 casi di Herpes zoster, di cui oltre 157.000
negli ultra-cinquantenni. La patologia è causa di rilevanti danni sanitari e sociali, specialmente correlati alla Nevralgia Post-Erpetica (Post-Herpetic Neuralgia o
PHN), sindrome dolorosa cronica altamente invalidante della durata di alcuni mesi e a volte anche di anni, che colpisce dall’8 al 20% di coloro che sono affetti
da Herpes zoster. Nella migliore delle ipotesi, si può calcolare che ogni anno in Italia si verifichino almeno 17.000 casi di Nevralgia Post-Erpetica. La gravità di
tale complicanza può essere compresa da alcuni semplici dati: il dolore è spesso insopportabile, descritto come peggiore del dolore da parto e del dolore
oncologico; può durare anche anni; è spesso incoercibile anche con i più forti anti-dolorifici e richiede non raramente l’uso di psicofarmaci; in alcuni casi ha
portato i pazienti affetti al suicidio.
La disponibilità di vaccini efficaci e sicuri indirizzati alla prevenzione della malattia e delle sue complicanze più serie ha portato alla raccomandazione di un
loro ampio utilizzo sia nei soggetti a rischio al di sopra dei 50 anni, a cui è garantita l’offerta gratuita del vaccino, ma anche un utilizzo in regime di gratuitÃ
in almeno una coorte di popolazione anziana (sessantacinquenni), come del resto previsto quale LEA dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-
2019.
Il vaccino attualmente disponibile in commercio in Italia è vivo ed attenuato (contiene lo stesso ceppo virale incluso in uno dei due vaccini monovalenti varicella,
ma con dosaggio 14 volte superiore) ed è somministrato in dose singola a partire dai 50 anni di età . I dati dei trial clinici pre-registrativi indicavano un’efficacia
del 51% contro tutte le forme di zoster indipendentemente dall’età , e del 67% nei confronti della Nevralgia Post Erpetica (PHN). Un recente studio di
effectiveness è stato eseguito nel Regno Unito per valutare l’effetto (impatto) del programma vaccinale nella popolazione inglese eleggibile alla vaccinazione
attraverso l’analisi dei dati derivanti da un sistema sentinella attivo nel setting delle cure primarie (popolazione da 60 a 89 anni). Nel primo anno le coperture
vaccinali per tutte le coorti sono incrementate rapidamente raggiungendo circa il 35% entro novembre 2013 e hanno raggiunto il 63% (coorte di routine, - soggetti
più giovani) e il 60% (catch-up – soggetti più anziani) alla fine del primo anno. I risultati sono coerenti con una effectiveness nel periodo di osservazione di 3 anni
pari a:
o 62% verso herpes zoster (sia nella coorte di routine, sia nelle coorti catch-up)
o 70-88% verso PHN (rispettivamente nella coorte catch-up e nella coorte di routine)
Il programma di vaccinazione ha avuto un impatto di popolazione quantificabile in una riduzione di circa 17.000 episodi di HZ e di 3.300 casi di PHN nei primi
3 anni del programma.
Il vaccino non deve essere utilizzato nei soggetti gravemente immunocompromessi.
Di recente, un nuovo vaccino basato su unità glico-proteiche (glicoproteina E) di superficie del virus VZV e adiuvato con AS01 (Mono Fosforil Lipide A +
QS21, derivato dalla pianta Quillaja Saponaria) è stato approvato da EMA ed autorizzato all’immissione in commercio. La schedula di utilizzo prevede due dosi
intervallate di 2 mesi l’una dall’altra. Sono stati effettuati due studi pre-registrativi di tale vaccino, uno riguardante la popolazione di età superiore ai 50 anni,
l’altro nei soggetti di oltre 70 anni. Nei soggetti ≥50 anni, l’efficacia complessiva in tutte le età nei confronti dell’Herpes zoster, misurata nel corso di un follow-
Calendario vaccinale per la vita (4° Edizione 2019) 43/44