Page 1 - Piano anti West Nile e Usutu
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Ministero della Salute
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Ufficio V – Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale
DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI
Ufficio III – Sanità animale e gest. oper. Centro Naz. di lotta ed emergenza contro le malattie animali e unità centrale di crisi
A:
ASSESSORATI ALLA SANITÀ REGIONI
STATUTO ORDINARIO E SPECIALE
LORO SEDI
ASSESSORATI ALLA SANITÀ PROVINCE
AUTONOME TRENTO E BOLZANO
LORO SEDI
e, per conoscenza
UFFICI DI SANITÀ MARITTIMA, AEREA
E DI FRONTIERA
LORO SEDI
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
ROMA
CENTRO NAZIONALE SANGUE
ROMA
CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI
ROMA
ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI
LORO SEDI
OGGETTO: Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus
West Nile e Usutu - 2017
1. Introduzione
Il virus West Nile (WNV) è stato segnalato in Europa a partire dal 1958 ed è considerato il flavivirus più
diffuso al mondo. Il meno noto virus Usutu (USUV), anch’esso un flavivirus, è stato osservato per la prima
volta in Europa nel 1996, con un tasso di mortalità significativa tra le popolazioni di alcune specie di uccelli in
Italia e successivamente in Austria ed altri paesi europei. I due virus differiscono sostanzialmente sia per
l’associazione con fenomeni di elevata mortalità in uccelli, frequenti nel caso dell’USUV e rari per il WNV, sia
in termini di impatto sulla sanità pubblica: se il WNV è responsabile di casi umani con sintomi neurologici
gravi, la capacità di indurre forme cliniche neuroinvasive da parte dell’USUV è, ad oggi, limitata a poche
segnalazioni sporadiche in Emilia Romagna. Tuttavia, i due virus condividono cicli di trasmissione simili,
sono entrambi agenti zoonotici il cui ciclo biologico è caratterizzato dalla trasmissione tra zanzare
ornitofiliche (soprattutto Culex spp.) ed alcune specie di uccelli selvatici che possono fungere da serbatoio