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Progetto di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza
                   e della circolazione di germi multi-resistenti sul territorio.

Bianco I.1 Argentieri A.1 De Vita F.1 Di Girolamo A.1 Pompeo M.1 Silverj F.1 Di Sciascio M.B2. Antonucci A.3
Gambino A.3 Referenti Strutture Territoriali (Tabella 5)
1 Gruppo Operativo CIO Aziendale 2 U.O.C. Qualità, Accreditamento, Risk Management e Governo Clinico 3U.O.C.
Valutazione Appropriatezza delle Prestazioni Sanitarie

Introduzione

I Servizi Sanitari Regionali negli ultimi anni hanno subito un profondo cambiamento nell’ambito dell’erogazione delle
cure e nell’assistenza con gli ospedali tradizionali sempre più orientati al trattamento dei pazienti acuti, spostando, di
fatto, la post-acuzie e l’assistenza dei pazienti cronici sul territorio, in particolare presso residenze sanitarie,
riabilitative e in assistenza domiciliare.
In seguito a questo cambiamento, il concetto di infezione ospedaliera ha anch’esso cambiato, di fatto, significato,
estendendo il campo di definizione ben oltre il ristretto contesto dell’Ospedale e portando a una nuova denominazione
che, per consenso derivato anche dai paesi anglofoni, è stata quella di Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) o
“Healthcare Associated Infections” – HAI.

In quest’ambito il fenomeno delle ICA e, in particolare, il problema della diffusione di patogeni multiresistenti nelle
Strutture territoriali ha assunto dimensioni sempre più rilevanti, come peraltro ampiamente descritto in letteratura. E’
d’altra parte ben noto che i pazienti anziani, soprattutto se fragili per comorbidità o stato sociale, rappresentano la
parte più vulnerabile rispetto al resto della popolazione e con il rischio maggiore di sviluppare ICA, che generalmente
si manifestano con quadri più aggressivi e prognosi peggiore. Trattandosi inoltre spesso di infezioni da patogeni
multiresistenti, non è raro che alla guarigione dell’infezione non corrisponda una bonifica della colonizzazione,
rendendo di fatto questi malati una fonte di infezione per altri pazienti immunocompromessi e/o fragili.

Tali considerazioni portano a ritenere che le Strutture territoriali, se non opportunamente monitorate e in assenza di
adeguati programmi formativi per gli Operatori, possano divenire, al pari delle tradizionali Strutture ospedaliere,
significativi serbatoi per la diffusione di patogeni e per il mantenimento della circolazione di quelli multi resistenti. E’
quindi più che mai necessario mettere in atto misure di sorveglianza e prevenzione delle ICA anche sul Territorio,
mediante programmi strutturati e coordinati che superino soprattutto la frammentarietà spesso inevitabile dell’offerta
assistenziale locale.

Scopo di questo progetto è di aumentare la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate al cittadino in tutti gli ambienti
di cura extraospedalieri, in particolare RA (Residenze Assistenziali), RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali),
Strutture Riabilitative e Ospedali di Comunità, garantendo la continuità degli interventi di sorveglianza e controllo
delle ICA e rafforzando gli interventi necessari per la loro prevenzione.

Materiali e metodi

Il sistema di sorveglianza per il rischio infettivo, già attivo nelle strutture ospedaliere, è stato applicato dal Gruppo
Operativo-CIO (G.O.) anche nelle strutture territoriali attraverso l’implementazione di percorsi di sorveglianza e
controllo delle infezioni correlate all’assistenza, della circolazione di microrganismi multi resistenti e della verifica di
appropriatezza della terapia antibiotica.

Sono stati effettuati incontri preliminari in tutte le strutture partecipanti volti a verificare le condizioni base e a
indicare i requisiti indispensabili per l’adozione di pratiche assistenziali sicure e la realizzazione di un progetto di
sorveglianza del rischio infettivo.

                                                        Progetto di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza e della circolazione di germi multi-resistenti sul territorio.

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