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La produzione illegale e irregolare di alcolici
Background
Il termine ‘alcol non registrato’ comprende l’alcol prodotto in casa, quello prodotto ille-
galmente e i prodotti di contrabbando, ma anche surrogati che non vengono utilizzati per
il consumo (quali colluttori, profumi e acqua di colonia). I prodotti illegali e i surrogati di
alcol quando consumati possono avere conseguenze sulla salute, per un più elevato con-
tenuto di etanolo o di contaminanti, quali l’acetaldeide, la cumarina, lo ftalato o carbam-
mato etilico, tutte sostanze tossiche per il fegato. Il commercio illegale di alcol è un rischio
per la salute a causa sia del contenuto di sostanze nocive che per il costo più basso rispetto
all’alcol legalmente venduto, cosa quest’ultima che ne favorisce un consumo maggiore.
Si sa poco di quanto il contrabbando incida in Europa, sebbene una stima effettuata nel
1996 per l’EU15 ha dimostrato che tali frodi sottraggono circa l’8% del totale delle imposte
di consumo.
Strategie
Esistono pochi studi e dati raccolti nelle Regioni Europee riguardo ai possibili danni alla
salute causati dalle componenti chimiche dell’alcol non registrato. Un piccolo studio su
campioni raccolti da punti di vendita in Ungheria, Lituania e Romania ha messo in evi-
denza che i surrogati di alcol contenevano elevati livelli di etanolo (60% del volume) e a
volte livelli epatotossici di cumarina, mentre le bevande alcoliche a base di frutta presen-
tavano un’alta concentrazione di carbammato etilico. È importante disporre di una visione
d’insieme dei componenti nell’alcol non registrato per tutti i paesi europei, in modo che
la sorveglianza dell’alcol non registrato sia in grado di identificare con più accuratezza la
presenza di componenti tossiche e possa valutare quale sia la vera entità del problema.
Uno sguardo d’insieme permetterebbe anche di definire delle linee guida più precise delle
sostanze tossiche contenute in queste bevande, in modo tale che i laboratori di controllo
possano utilizzarle anche per i prodotti alcolici registrati.
Se nell’alcol non registrato vengono riscontrate sostanze tossiche mai evidenziate prima
nell’alcol registrato, si possono prendere misure per legittimare il consumo di alcol pre-
cedentemente non registrato, introducendo controlli di qualità , fornendo istruzioni di ri-
ferimento ai produttori di alcol non registrato per evitare le contaminazioni con prodotti
tossici. Tutti i composti non idonei per denaturare l’alcol dovrebbero essere vietati, in par-
ticolare il metanolo e lo ftlato di dietile, e altre sostanze tossiche che non possono essere
riscontrate nelle bevande alcoliche.
Sebbene ogni prodotto fortemente tassato ha più probabilità di finire in un’attività frau-
dolenta, questo non significa che ridurre la tassazione sull’alcol riduca automaticamente
il contrabbando di alcol. Il contrabbando del tabacco, che è stato analizzato molto più det-
tagliatamente rispetto a quello dell’alcol, ne è un valido esempio. Sebbene il prezzo al
dettaglio del tabacco sia maggiore al nord dell’UE rispetto al sud, nel sud dell’EU si ac-
quista e consuma un maggiore quantitativo di tabacco di contrabbando ed è possibile os-
servare che le vie di contrabbando seguono una rotta che va maggiormente dal nord al sud
e non viceversa. Pertanto sarebbe utile eseguire valutazioni costanti sulle dimensioni, sulla
struttura e sulle dinamiche (includendo le vie commerciali) del mercato di contrabbando
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