Page 11 - BRCA Informazioni
P. 11
NEOPLASIE DELLA
MAMMELLA
Informazioni per le pazienti
Possibili complicanze chirurgiche e rimedi
Sieroma: in sede di intervento ed in particolare al cavo ascellare può formarsi un gonfiore dovuto ad raccolta
di siero che può durare anche qualche settimana dopo l’intervento per poi ridursi progressivamente.
Inizialmente può essere necessario aspirare il siero con una siringa; con il tempo il movimento contribuirà a
ripristinare la circolazione linfatica e venosa, favorendo il riassorbimento del sieroma. Se il gonfiore si
ripropone nel tempo, potrebbe essere utile sottoporsi a linfodrenaggio manuale ad opera di fisioterapisti
specializzati.
Linfedema: la rimozione chirurgica dei linfonodi del cavo ascellare può causare una rallentata circolazione
linfatica dell’arto superiore che può tradursi, nei mesi successivi o anche dopo anni, in un gonfiore visibile al
braccio o a parti di esso. Il gonfiore può inizialmente manifestarsi in una parte dell’arto (braccio,
avambraccio, mano) e regredire spontaneamente. La manifestazione sporadica può, nel tempo, divenire
permanente e l’arto essere stabilmente gonfio.
È importante che il linfedema venga curato precocemente, non appena compare, da personale
specializzato. La terapia di elezione è rappresentata dal trattamento fisico decongestivo comprendente vari
provvedimenti terapeutici che possono essere combinati tra loro come la mobilizzazione dell’arto, il
linfodrenaggio manuale, la pressoterapia, la contenzione elastica o il bendaggio multistrato linfologico. Una
terapia farmacologica può essere utile solo se di supporto alla terapia fisica. Raramente vi è indicazione alla
chirurgia che, comunque, non può prescindere dal trattamento fisico a lungo termine.
Linfangite: il linfedema e la rallentata circolazione linfatica possono predisporre l’arto a processi infiammatori
o e infettivi che si manifestano con arrossamento della cute, dolore, calore, febbre ed aumento del volume
dell’arto. Gli episodi di linfangite possono essere causati da qualche evento traumatico per l’arto come
punture di insetti, piccole ferite, sforzi prolungati, scottature.
È necessario rivolgersi tempestivamente al proprio medico. La cura consiste in una terapia farmacologica a
base di antibiotici ed antinfiammatori.
Lesioni nervose: durante l’intervento chirurgico potrebbero essere lesi alcuni rami nervosi come quelli del
nervo muscolo-cutaneo con comparsa di sintomi quali senso di pesantezza, formicolii, senso di goccia
d’acqua fredda che scende lungo il braccio, bruciore, insensibilità di un’area del braccio vicino all’ascella
(sensazione riferita è di “un cuscinetto sotto l’ascellaâ€). Tali sintomi tendono a diminuire progressivamente
fino a scomparire non appena le fibre nervose si rigenerano, in un tempo che va da qualche settimana ad un
anno. Questi disturbi non dovranno interferire con la normale attività di tutti i giorni e con gli esercizi
fisioterapici consigliati che andranno iniziati nella 1° settimana dopo l’intervento chirurgico.
11