Page 3 - ANAC e diabete
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1. Premessa
1. L’Autorità ha avviato nel corso del 2017 un’indagine conoscitiva sul mercato dei dispositivi medici
per l’autocontrollo e l’autogestione del diabete mellito (strisce per il controllo della glicemia, aghi penna,
lancette pungidito e siringhe da insulina).
2. L’indagine è stata avviata anche a seguito di alcune segnalazioni effettuate dalle principali
associazioni dei pazienti affetti da diabete (FAND, AID, ARDI e FDG), che hanno evidenziato delle
anomalie suscettibili di impattare sul livello di assistenza e spesa per l’autocontrollo e autogestione del
diabete nelle diverse Regioni italiane, con particolare riguardo all’esistenza di significative differenze
territoriali1.
3. Il diabete è una malattia cronica ad elevata incidenza e rappresenta una delle principali cause di
morte nel nostro Paese. Sono oltre 3,2 milioni in Italia le persone che dichiarano di essere affette da tale
patologia, circa il 5,3% della popolazione nazionale (l’incidenza cresce al 16,5% fra le persone di 65 anni
e oltre)2.
4. La spesa annua complessiva a carico del SSN per la gestione dei soggetti diabetici risulta pertanto
assai consistente. Per i soli dispositivi per l’autocontrollo e l’autogestione del diabete vengono spesi più
di 500 milioni di euro ogni anno3.
5. Considerate le competenze istituzionali di ANAC, l’indagine si è concentrata su tale ultimo
aspetto, quello relativo ai meccanismi di approvvigionamento di tali dispositivi medici, avvalendosi anche
della qualificata competenza tecnica dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).
6. Con il supporto di AGENAS è stata pertanto effettuata una ricognizione del fenomeno sulla base
della documentazione disponibile (prodotta dai segnalanti, atti normativi, studi vari4). Si è reso inoltre
necessario procedere ad un’indagine specifica presso gli assessorati alla sanità delle diverse Regioni.
7. Ne è emerso un quadro contraddistinto dalla predominante sottrazione dell’approvvigionamento
dei dispositivi dal confronto concorrenziale assicurato dalle procedure ad evidenza pubblica di cui al
Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e dalla marcata differenziazione
tra Regioni in ordine alla spesa sostenuta per tali dispositivi, situazione che apre il campo a scenari
suscettibili di produrre ampi risparmi di spesa.
1 Al fine di “garantire e coniugare i bisogni differenziati dei pazienti, la qualità delle prestazioni sanitarie, la razionalizzazione
delle risorseâ€, le associazioni segnalanti, oltre a suggerire l’utilizzo dell’accordo quadro multifornitore come strumento di
approvvigionamento, hanno anche auspicato l’introduzione nel mercato di specifici prezzi di riferimento calcolati dall’ANAC,
in modo tale da contemperare l’esigenza di diversificazione dei prodotti e quella di contenimento della spesa pubblica.
2 Cfr. “Il diabete in Italia†– Anni 2000-2016, Report, Istat, Luglio 2017.
3 Secondo alcuni studi, si tratta peraltro di una spesa minoritaria, pari a circa il 4% del totale, che comprende principalmente
i costi reali dei ricoveri e delle varie prestazioni specialistiche. Cfr. “Osservatorio ARNO Diabete. Il profilo assistenziale della
popolazione con diabeteâ€, Rapporto 2017 - Volume XXX, Collana Rapporti Arno. Novembre 2017.
4 Cfr. ad esempio “Indagine conoscitiva sulla patologia diabetica in rapporto al Sistema Sanitario Nazionale ed alle connessioni
con le malattie non trasmissibiliâ€, 12° Commissione permanente Igiene e Sanità , Senato della Repubblica, Ottobre 2012;
“Analisi della normativa sull’accesso ai dispositivi per persone con diabeteâ€, Assobiomedica – Centro Studi, Analisi, Numero
19, Novembre 2013; Provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato n. 11946 del 30/04/2003, “I461-
Test diagnostici per diabeteâ€.
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