Page 10 - Diabete e Regioni
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Anche da questo deriva la differenza territoriale nel costo dei dispositivi per il controllo della
malattia diabetica, come già evidenziato dal rapporto ANAC citato sopra. L’analisi dei prezzi unitari
delle strisce reattive per la glicemia evidenzia una discreta disparità per dispositivi identici: il costo
unitario oscilla da 0.20 euro dell’Emilia-Romagna a 0.59 euro del Lazio, una differenza di 3 volte.

        Le principali componenti del costo dei presidi sono determinate dalle modalità scelte per
l’approvvigionamento e dal tipo di distribuzione. Per quanto concerne l’approvvigionamento, le
modalità scelte sono state le gare regionali oppure gli accordi con i distributori (Federfarma, la
federazione dei farmacisti). Per quanto concerne la distribuzione, la scelta è stata di effettuare:

        i) la distribuzione diretta tramite le farmacie ospedaliere o di ASL,
        ii) la cosiddetta distribuzione per conto (DPC),
        iii) l’accordo con Federfarma.
        Le regioni che hanno scelto la gara regionale e la distribuzione diretta sono quelle che hanno
ottenuto i costi più contenuti (ad es. Emilia-Romagna e Liguria); a seguire vi sono le regioni che
hanno scelto la gara regionale e la DPC (ad es. il Piemonte); infine, coloro che hanno optato per il
prezzo concordato con Federfarma (ad es. Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Calabria,
Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto-Trentino Alto Adige, etc).

        Laddove è stata effettuata una gara, vi è ovviamente un solo vincitore e la necessità di
sostituire tutti gli strumenti in dotazione, con la possibilità più o meno limitata di deroghe, mentre
dove è stato fatto un accordo con Federfarma, solitamente è possibile utilizzare tutti gli strumenti che
i produttori mettono a disposizione, con minori disagi per pazienti ed operatori sanitari.

        Certamente la gara permette un notevole risparmio per il sistema sanitario, come ben
esemplificato dalla Regione Piemonte, ove si prevede nel 2018 di ridurre la spesa per le strisce reattive
(50.000.000 di strisce per anno per circa 280.000 pazienti con diabete) da 20 a 10-12 mln di euro
come esito della gara regionale.

        Un analogo comportamento di altre Regioni, anche mitigato da un approccio che metta
maggior peso sull’aspetto qualitativo dell’offerta, permetterebbe un notevole risparmio della spesa
sanitaria per questa voce.

        Il predisporre una gara richiede ovviamente un maggior sforzo ed una maggiore capacità
tecnico-organizzativa e di governo da parte delle amministrazioni regionali rispetto ad un accordo
con le organizzazioni dei farmacisti, ma la strada già percorsa da alcune regioni dovrebbe rendere più
semplice l’approccio alla materia, con un ritorno economico significativo.

        Un problema che richiede attenzione in questo ambito è rappresentato dalla scarsa
accettazione da parte delle organizzazioni dei pazienti di un unico o prevalente dispositivo per rilevare
la glicemia capillare, fatto che ha condotto ad una presa di posizione delle associazioni medesime
contro le gare regionali, un intervento che può essere usato strumentalmente dai produttori di presidi
a proprio vantaggio.

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