Page 12 - Aghi-Penna insulina
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per penna, cioè la punta paziente che sporge, deve essere il più possibile coperto e protetto, per evitare
la puntura accidentale anche prima dell’iniezione. Inoltre, se pur coperto e protetto, deve essere
comunque possibile verificare visivamente lo stato di attivazione del MDS, per evitare che l’operatore
rimuova l’ago e inavvertitamente incorra in una PA. 26,27
Infine, un aspetto non meno importante da considerare è la lunghezza dell’ago (si rimanda al documento
“Standard italiani per la cura del diabete mellito 2018†per la tematica in generale). Nello specifico si
sottolinea che la manovra della plica cutanea rappresenta, già di per sé, un rischio di PA per l’operatore,
pertanto è fondamentale, anche in ambiente protetto, l’utilizzo di aghi corti che non necessitano
l’esecuzione della manovra.
Sistema di protezione integrato per uso in ambiente protetto
Meccanismo di sicurezza (MDS ) per la punta paziente integrato al Requisito Requisito
dispositivo (e non un accessorio) Minimo Migliorativo
Protezione della punta paziente dopo l’avvitamento dell’ago alla
penna e prima dell’iniezione ✓ ✓
L’attivazione del MDS della punta paziente crea una barriera ✓ ✓
permanente e irreversibile tra l’operatore e l’ago anche durante e
dopo lo smaltimento ✓
L’attivazione del MDS è facilmente verificabile (con un segnale visivo
e/o sonoro) ✓
Disponibilità di ago corto la cui lunghezza non richieda la plica
cutanea ✓
Supporto di idonei programmi di addestramento all’uso (training ✓
formativo a cura dello staff aziendale e/o cartaceo) ✓
Supporto di idonei programmi audio-video di addestramento all’uso
Presenza di MDS per la punta cartuccia integrato al dispositivo (e non
un accessorio)
L’attivazione del MDS della punta cartuccia (se presente) crea una
barriera permanente e irreversibile tra l’operatore e l’ago anche
durante e dopo lo smaltimento
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Il raggiungimento ed il mantenimento di un buon controllo glicemico è l’obiettivo della cura del diabete
al fine di prevenire le complicanze croniche della malattia stessa. Nonostante i progressi ottenuti nella
terapia iniettiva e negli strumenti per la auto-somministrazione dei farmaci, rimangono ancora zone
d’ombra che meritano di essere approfondite. Un problema clinico importante correlato all'uso pratico,
infatti, è quello degli aghi "stortati" o "piegati" durante il loro (improprio) utilizzo quotidiano 28. Nel
documento si è sottolineato l’impegno tecnologico profuso dalle maggiori aziende nel proporre aghi
sempre più corti, più sottili, più affilati, con indubbio beneficio per i pazienti (specie per i più piccoli). Il
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