Page 8 - L'Italia dei Tumori
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I tumori in Italia-TREND 2003-2014

                  INTRODUZIONE

Il Rapporto 2018 dell’Associazione Italiana Registi Tumori (AIRTUM) descrive come è variato
nel tempo, e tra le regioni, il numero di persone colpite da malattie neoplastiche in Italia.
Il Rapporto esce a 10 anni di distanza dall’ultima pubblicazione sullo stesso argomento. Nel
frattempo, i Registri tumori attivi in Italia, e l’Associazione con loro, sono cresciuti e coprono
circa due terzi della popolazione italiana, il doppio rispetto a 10 anni fa.

I dati di epidemiologia descrittiva sul numero di casi (incidenza) e decessi (mortalità) presenti
nel Rapporto sono organizzati in forma strutturata per i tipi di tumori principali e per regione;
si propongono di diventare informazioni utili e stimolare riflessioni su come sono cambiate
negli ultimi anni le due misure principali delle patologie oncologiche nel nostro Paese.
Molte altre informazioni sono disponibili nelle Appendici online preparate dai Curatori
del lavoro.

Il lavoro è stato fatto su quasi 1.700.000 casi e oltre 700.000 decessi. Complessivamente
in Italia l’incidenza dei tumori è in calo sia negli uomini che nelle donne. In particolare,
calano i tumori del tratto gastro-intestinale ad eccezione del pancreas che aumenta in
entrambi i sessi. Calano i tumori del colon-retto, in parte grazie all’azione dello screening,
soprattutto dove l’adesione è alta (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lombardia, Alto-
Adige, Piemonte). Si conferma in calo il tumore del polmone negli uomini (in tutte le regioni
d’Italia con la sola eccezione della Calabria, dove il trend è stazionario), mentre pressoché
tutte le regioni mostrano un trend in aumento nelle donne. In lieve aumento il tumore della
mammella in quasi tutte le regioni d’Italia, ma cala la mortalità. In forte calo il tumore della
prostata, ben evidente in molte regioni italiane con la sola eccezione della Campania.
Aumenta l’incidenza dei tumori della tiroide e del melanoma, ma per entrambe le sedi si
registra un calo della mortalità: questo fa ipotizzare un’anticipazione diagnostica e una
possibile sovradiagnosi di queste sedi tumorali.

Informazioni sulla variazione nel tempo e nello spazio delle malattie neoplastiche sono cruciali
nel valutare le strategie di prevenzione e cura dei tumori in Italia che, in molte regioni, si sono
sviluppate all’inizio del nuovo millennio. Si è diffusa e affermata la cultura della diagnosi
precoce nei confronti di neoplasie (mammella femminile, colon-retto e cervice uterina),
attraverso programmi di screening organizzato estesi a gran parte del Paese, anche se
ancora con importanti differenze tra le Regioni. A questi programmi, AIRTUM ha contribuito
con un monitoraggio dell’impatto che ha già portato a solide evidenze condivise con
la comunità scientifica internazionale. Nel nuovo Millennio si vedono anche gli effetti dei
programmi di prevenzione primaria, calano i tumori legati al fumo nei maschi, ma restano
gruppi di popolazione in cui tali programmi non hanno ottenuto gli esiti sperati: giovani e
donne, innanzitutto. In questo senso, le informazioni del Rapporto sperano di sollecitare
rinnovati sforzi tesi a proporre stili di vita che riducano la probabilità di ammalarsi.

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